giovedì 4 giugno 2015

I genitori con figli lgbt non ammessi all'incontro mondiale delle famiglie


Fortunate families l'associazione USA che lavora per aiutare e mettere in rete le famiglie cattoliche con figli omosessuali e transessuali non potrà partecipare al prossimo incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Filadelfia a settembre.
Il diniego è arrivato ieri dopo uno scambio epistolare e diversi mesi di attesa con una motivazione che sinceramente fa cadere le braccia in quanto distorce completamente quelle che sono le finalità di fortunate families. L'amare e accettare la diversità del proprio figlio/a è stata intesa dagli organizzatori come un'approvazione incondizionata non solo della personalità del figlio ma anche, secondo loro, anche di tutti i comportamenti trasgressivi che passano sotto la definizione di "stile di vita gay o transgender".
La risposta non si è fatta attendere: "l'indicazione che noi cresciamo i nostri figli in un ambiente familiare dove tutto è permesso e che li esponiamo così al rischio di suicidio non potrebbe essere più lontano dalla verità". Si afferma che l'associazione aiuta le famiglie ad accettare i propri figli a comunicare con loro e quindi ad educarli meglio in una prospettiva di ascolto e comprensione, non certo "in un clima dove tutto è permesso".
Tutti possono capire che amare i propri figli vuol dire tenerli al sicuro con sè e non certo esporli a dei rischi!
Nella lettera si cita uno studio dove emerge che i problemi familiari tra genitori e figli sono una delle cause principali di suicidio giovanile. Inoltre si citano i dati drammatici relativi ai giovani glbt cacciati di casa negli USA.
La National coalition for the homeless l'associazione che si occupa dei senza tetto negli Stati Uniti calcola che tra i giovani che vivono senza un tetto il 20% si identificano come gay lesbiche o transessuali. In alcune aree arrivano ad essere anche il 40%. I giovani che sono stati cacciati di casa si ritrovano in strada a causa di un conflitto con i genitori. I giovani glbt in queste condizioni sono più a rischio di subire abusi sessuali, problemi di salute mentale, comportamenti sessuali a rischio e presentano il più alto tasso di suicidio (62%) rispetto ai giovani eterosessuali.

Di seguito i link delle lettere intercorse tra Mary Beth Yount direttore della programmazione dell'incontro mondiale delle famiglie e Deb Word una delle responsabili di Fortunate Families
Lettera di Mary Beth Yount
Lettera di Deb Word

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