venerdì 22 maggio 2015

Papa Francesco chiama un domenicano pro-gay a lavorare in Vaticano


Papa Francesco lo scorso 16 maggio ha nomitato il domenicano britannico Timothy Radcliffe consultore del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace per svolgere "studi su giustizia sociale e diritti umani",come si legge nella nomina.
Teologo attento ai segni dei tempi, raffinato predicatore e insegnante, ha ricoperto la carica di  Maestro generale dell'Ordine Domenicano dal 1992 al 2001. Attualmente è presidente e fondatore del Las Casas Institute of Blackfriars, a Oxford.

E' noto per le sua visione positiva dell'amore omosessuale e della sessualità in generale come possibile espressione eucaristica del dono di se. Inoltre la sua vicinanza alla comunità omosessuale è nota anche per aver celebrato più volte la Messa nella parrocchia di St Anne nel quartiere di Soho a Londra, evento notoriamente frequentato da molti gay e lesbiche cattolici.
Proprio le sue posizioni abbastanza audaci sono il motivo dell'ostilità che i cattolici conservatori anglosassoni hanno verso di lui.
Per dirne una, la sua partecipazione a una conferenza a Dublino lo scorso anno fece si che EWTN, una testata televisiva cattolica-conservatrice americana disertasse la copertura dell'evento.  Anche la notizia di quest'ultima nomina non devono averla presa molto bene...

Dall'altra parte i commentatori cattolici anglosassoni vicini alla comunità glbt sognano la svolta...
Il blog britannico queering the church fa notare ad esempio:
molto spesso si guarda alla questione dei cattolici glbt come a un problema di etica sessuale, ma è ugualmente importante vederlo dal punto di vista della giustizia. Padre Radcliffe ricorderà ai suoi colleghi che esiste anche una questione di giustizia all'interno della Chiesa cattolica così come nel mondo.
Anche il sempre aggiornato Bonding 2.0 sembra intravedere l'inizio di un nuovo approccio verso le persone omosessuali, anche se fa notare che Radcliffe non appoggia in toto l'agenda glbt essendosi espresso contrariamente al matrimonio egualitario.

Per quanto mi riguarda penso sia presto per dire qualcosa. Probabilmente Francesco opterà per una una linea diplomatica più morbida con le istituzioni internazionali sui temi dei diritti umani?.
Di sicuro fa piacere che in Vaticano possono trovare spazio anche personaggi come Padre Radcliffe: non del mondo ma che vivono concretamente nel mondo. Non un mondo mitico e astratto ma quello presente in cui tutti noi ci troviamo a vivere con le sue complessità.


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