mercoledì 10 giugno 2015

Per favore, un po di verità su questo gender!


In questo video il celebre avvocato Gianfranco Amato, l'uomo che ha fatto la tourné in tutte le parrocchie d'Italia, anche nella mia, per propagandare le tesi contrarie ai progetti di legge su omofobia e unioni civili, spiega a una radio cattolica "Radio Missione Francescana" cos'è l'ideologia gender, un concetto a suo avviso sconosciuto dalla gente e sul quale si è fatta tanta confusione.
Il problema è un altro e lo si capisce in maniera lampante ascoltando le parole dell'avvocato: non è che l'ideologia gender non viene capita, essa è semplicemente non attinente alla realtà!

Per questo lo scorso inverno, molti appartenenti al mondo accademico, professionisti del sociale, persone che a vario titolo da anni si occupano di sessualità e di identità di genere, hanno criticato le affermazioni del celebre avvocato varesotto dicendo che non esiste un'ideologia gender.

Vorrei per questo cercare in questo e nei prossimi post di chiarire meglio questa tematica segnalando contributi interessanti e cercando di fare il punto.

Tornando al video l'avvocato inizia col elencare ciò che l'ideologia gender non è:

1. L'ideologia gender non c'entra con l'educazione sessuale allora perchè hanno scatenato campagne denigratorie e false contro alcuni progetti educativi come ha denunciato anche lo psicologo cattolico Alberto Pellai?

cervello femminile slide Gandolfini2. L'ideologia gender non centra neanche con la parità tra uomo e donna e il superamento dei cosiddetti stereotipi di genere, eppure nei loro seminari si demonizza il femminismo e si infarcisce il discorso con stereotipi e banalità del tipo gli uomini vengono da marte e le donne da Venere (illustrazioni tratte dalle slide priettate dal prof Gandofini nei suoi seminari sul gender)

cervello maschile slide Gandolfini

3. L'ideologia gender non centra neanche con l'omosessualità, allora spiegatemi perchè i seminari di giuristi per la vita / scienza e vita e simili sono finalizzati a persuadere le persone a schieararsi contro i diritti civili di gay e lesbiche.

Il pezzo forte per viene quando l'avvocato passa a darci la definizione della sua fantomatica ideologia:
"In realtà la teoria del gender si può semplicissimamente definire in questo modo: è la percezione che una persona ha di se come apparenente al genere maschile e femminile non sulla base del dato biologico ma sul suo autoconvincimento". 
Verrebbe da pensare che forse ce l'ha con le persone che presentano una disforia di genere? (vi invito in proposito a leggere questo interessante articolo su aleteia) No, non è proprio esatto. Tenetevi forte su quello che segue:
Io sono uomo o donna, non in base al dato oggettivo di natura ma alla percezione che ho di me stesso che può variare nel tempo ovviamente. Per cui io oggi mi sento uomo, domani donnna, dopodomani uomo, per una settimana donna, oppure come fanno alcuni trasgender noti a livello mondiale a mesi alterni.
Secondo lui l'identità di genere è qualcosa che il soggetto può decidere arbitrariamente di cambiare nel tempo!!! Beh se fosse così sarei daccordo con lui: idee simili sono uno sbaglio della mente umana. Il problema è che lo sbaglio a farlo è la mente dell'avvocato perchè tali affermazioni evidenziano una scarsa attinenza con la realtà o una mancata comprensione della stessa.

In tutte le epoche e in molte culture si hanno testimonianze di persone che oggi definiriemo transessuali o affetti da disforia di genere, se vogliamo utilizzare un termine medico, altri ancora presentano condizione di intersessualità o ermafroditismo per cui il sesso biologico è non conforme già alla nascita e non può essere determinato in maniera certa.

I primi sono appunto persone che sentono di appartenere al sesso opposto rispetto a al corpo in cui sono nati. Costringere queste persone in un corpo che non sentono proprio può portare a forti disagi psicologici per cui da decenni ormai esistono dei protocolli medici che permettono alla persona di transitare totalmente o parzialmente al sesso desiderato. Gli intersessuali sono un caso differente ma alcuni di essi per motivi oggettivi possono presentare un'identità sessuale complessa. Come rispondere di fronte all'umanità di queste persone? con una cultura che li relega all'invisibilità, alla vergogna o alla morte interiore come è stato fatto per secoli?

Molte delle leggi e regolamenti denunciati nei seminari di Amato e company sono delle misure che alcuni paesi occidentali hanno adottato venire incontro a tutte queste persone. Su come questo viene fatto e su quali misure adottare si può discutere ma non è giusto ignorare le istanze e i diritti di chi è diverso inventando strane ideologie.

Inoltre nessuna ordinanza sull'educazione sessuale a scuola o sui bagni unisex (che esistono in molti bar ed esercizi pubblici senza che nessuno si sia mai scandalizzato) potrà cancellare le varie identità ne le specificità di ognuno, perchè l'identità di genere così come la sessualità, non è qualcosa che è deciso e scelto arbitrariamente dal soggetto ma dipende da più fattori, nessuno dei quali può essere assunto come determinante.

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