domenica 12 luglio 2015

Papa Francesco: la fraternità è la base del vero dialogo

Riporto qui uno stralcio del discorso che ha fatto Papa Francesco ieri pomeriggio davanti ai tanti rappresentanti della società civile paraguayana. Un'esortazione a costruire società più inclusive e a misura d'uomo. Per i cristiani una lezione importantissima sull'atteggiamento da tenere in una società plurale dove culture diverse, religioni diverse, filosofie di vita diverse sono destinate a convivere. Non si parla di negoziazioni di valori ma si va al cuore del problema affrontando la questione del dialogo che è possibile solo se si vive fino in fondo una dimensione di fraternità.

"Il dialogo deve essere costruito su qualcosa. Presuppone e richiede una cultura dell'incontro. Un incontro che riconosce che la diversità non è solo buona ma necessaria. Così non possiamo iniziare pensando che l'altra persona è nel torto. Il bene comune viene perseguito iniziando dalle nostre differenze, lasciando costantemente posto per nuove alternative. In altre parole, cercare qualcosa di nuovo. Non solo prendere la propria fetta di torta ma discutere, pensare, e scoprire insieme una soluzione migliore per tutti. Molte volte questa cultura dell'incontro può portare al conflitto. Questo è logico e anche desiderabile. Non è qualcosa di cui dovremmo aver paura o ignorare- piuttosto siamo chiamati a risolverlo. Questo vuol dire dobbiamo "affrontare il conflitto per risolverlo e farne un anello nella catena di un nuovo processo" (Evangeli Gaudium 227), percè l'unità è più grande del conflitto. Un'unità che non cancella le differenze ma ne fa esperienza in comunione attraverso la solidarietà e la comprensione. Cercando di capire il pensiero degli altri, le loro esperienze, le loro speranze, saremo capaci di vedere più chiaramente le nostre aspirazioni condivise. Questa è la base dell'incontro: tutti noi siamo fratelli e sorelle, figli dello stesso padre celeste, e ognuno di noi, con le sue rispettive culture, lingue e tradizioni ha molto da dare alla comunità. Le vere culture non sono chiuse in se stesse ma chiamate a incontrare altre culture e creare nuove realtà. Senza questo presupposto essenziale, senza questa base della fraternità, sarà molto difficile arrivare al dialogo. Se qualcuno pensa che ci sono persone, culture o situazioni che sono di seconda, terza o quarta categoria... sicuramente le cose andranno male, perchè il minimo riconoscimento della dignità dell'altro è mancante."

L'originale è tratto dal resoconto in lingua inglese di news.va
Per un resoconto in lingua italiana

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